Immaginare e raccontare la matematica

Noi di Recreamath crediamo che l’apprendimento della matematica debba essere prima di tutto divertente. Nell’articolo precedente abbiamo scoperto un nuovo modo per coinvolgere maggiormente i bambini nella matematica, che consiste nel far scoprire loro la bellezza della matematica. E se vi dicessi che ci sono altri modi per coinvolgere ancora di più i bambini nell’apprendimento precoce della matematica?

Perché raccontare la matematica?

Secondo Uscianowski (2020), la lettura di storie ai bambini svolge un ruolo cruciale nello sviluppo delle competenze di alfabetizzazione, ma non solo. La sua ricerca ha dimostrato che questa attività sviluppa anche le competenze matematiche dei bambini.

In primo luogo, la lettura di libri fornisce un contesto per l’apprendimento matematico (Ginsburg & Seo, Moyer, van den Heuvel-Panhuizen & van den Boogaard citati in Uscianowski et al., 2020). Contestualizzare l’apprendimento matematico aiuta a dare un senso e a mostrare la reale utilità di questi concetti. Dando un significato all’apprendimento matematico, gli studenti, soprattutto quelli con difficoltà, saranno più coinvolti nel compito perché percepiscono uno scopo importante nella loro vita da studenti (Theis & Gagnon, 2010). Nella sua ricerca del 2008, Balakrishnan ha dimostrato che i bambini tendono a comprendere i concetti matematici più complessi nel contesto di una storia e solo dopo aver partecipato ad attività che supportano questa idea. Pertanto, conclude che le storie svolgono un ruolo importante nel creare significato (Balakrishnan, 2008).

In secondo luogo, i genitori riferiscono di impegnarsi più regolarmente in attività di lettura di storie che in attività matematiche esplicite (LeFevre et al. citato in Uscianowski et al., 2020). Pertanto, la lettura di storie matematiche sarebbe un modo eccellente per coinvolgere i genitori nell’apprendimento della matematica.

Un altro vantaggio dei libri di storie è che offrono diversi tipi di rappresentazione matematica, ovvero testo e immagini (Uscianowski et al., 2020). Nel caso degli ebook, sono possibili altre rappresentazioni grazie all’integrazione di video.

Infine, le storie matematiche permettono di affrontare un’abilità spesso dimenticata nell’apprendimento della matematica, ovvero l’immaginazione. Infatti, una buona storia suscita le emozioni del lettore e gli offre la possibilità di usare la mente in modo sperimentale, di attivare le emozioni, di promuovere l’apprendimento dei concetti matematici e di divertirsi allo stesso tempo (Balakrishnan, 2008).

Come raccontare la matematica?

Siete ormai convinti dell’utilità delle storie per avvicinarvi alla matematica, ma non sapete come farlo nella pratica?

Il nostro progetto Recreamath vi mette a disposizione cinque ebook interattivi in due versioni. La prima è per bambini di 4-5 anni e la seconda per bambini di 6-7 anni.

  • Il primo ebook si concentra sul riconoscimento delle forme geometriche ponendo gli alunni in una situazione di gioco di carte.
  • Il secondo ebook introduce le nozioni di riferimento spaziale e di unità di lunghezza attraverso una passeggiata in città.
  • Il terzo ebook si concentra sui modelli, sulle ripetizioni delle forme geometriche, sulla simmetria e sulle quattro stagioni attraverso una passeggiata nel bosco.
  • Il quarto ebook esplora le forme geometriche e la nozione di grandezza attraverso una visita a un museo matematico.
  • Il quinto ebook introduce i litri, i chilogrammi e il denaro andando al supermercato.

I libri sono disponibili nella pagina delle risorse del progetto: https://recreamaths.eu/library/

Fonti :

Theis, L., & Gagnon, N. (2010). Enjeux et limites de la contextualisation en enseignement des mathematiques : points de vue d’une praticienne et d’un chercheur. Archimede, L(4). https://archimede.mat.ulaval.ca/amq/bulletins/dec10/Chronique_Primaire(dec10).pdf

Uscianowski, C., Almeda, M. V., & Ginsburg, H. P. (2020). Differences in the complexity of math and literacy questions parents pose during storybook reading. Early Childhood Research Quarterly, 50, 40‑50. https://doi.org/10.1016/j.ecresq.2018.07.0